Tutto nasce con l’avvento del 5G (evoluzione del 4G) che è la nuova generazione di trasmissione dei dati wireless.
SWITCH-off 5G dal 2021
Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre:
- Permette di navigare a velocità più elevata, poiché sfrutta una porzione di banda maggiore
- Latenza quasi azzerata (il tempo che passa tra un impulso e reazione è quasi pari a zero)
- Numero elevatissimo di dispositivi connessi
Con l’avvento del 5G, la banda 700 MHz ( compresa tra 694 MHz e 790 MHz), al momento utilizzata per i programmi televisivi trasmessi sul digitale terrestre del canale E49 al canale E60, dovrà essere assegnata agli operatori di telefonia mobile in tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
Liberazione banda 700 MHz in Italia
Inizio 1 Settembre 2021
Completamento 30 Giungo 2022
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito il Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze (PNAF), secondo il quale l’Italia verrà divisa in 4 macro aree.
Calendario per la liberazione della banda 700 MHz
PERIODO | AREA | ZONE INTERESSATE |
31 Settembre 2021 31 Dicembre 2021 | Area 2 | Valle d’ Aosta, Piemonte, Lombardia (tranne la provincia di Mantova), provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano |
1 Settembre 2021 31Dicembre 2021 | Area 3 | Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (tranne la provincia di Piacenza) |
1 Settembre 2021 31 Dicembre 2021 | Area 1 | Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campagna, Sardegna |
1 Aprile 2022 20 Giugno 2022 | Area 4 | Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche |
CASI PARTICOLARI:
Dal 1 Settembre 2021 al 31 Dicembre 2021, in tutta Italia, verrà spento il canale 30 e per quanto riguarda la regione Marche anche il canale 37.
Dal 1 Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2021, in tempi diversi in tutta Italia, verranno spenti i canali 50 e 52 e gli verranno assegnate delle frequenze transitorie, per evitare disturbi con gli stati confinanti.
Dal 1 Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2021, in tempi diversi in tutta Italia, verranno spenti i canali 51 e 53 e gli verranno assegnate delle porzioni di banda all’interno del MUX dell’operatore pubblico contenente l’informazione regionale.
In questi pochi mesi buona parte degli impianti televisivi richiederà interventi di manutenzione per agganciare le nuove frequenze.
Per poter adeguare gli impianti di antenna esistenti gli installatori dovranno installare filtri 5G, mentre per quanto riguarda gli impianti di nuova realizzazione occorrerà installare centralini con filtri al canale E48
Dal DVB-T MPEG-2 al DVB-T2 HEVC
Preparati al cambiamento
Lo switch-off causerà una riduzione delle frequenze disponibili per il digitale terrestre.
Gli operatori televisivi saranno costretti a “comprimere” in modo più efficiente i segnali del digitale terrestre.
Per fare in modo che gli utenti affrontino il cambiamento in modo graduale, il cambio di tecnologia avverrà in due fasi:
FASE ATTUALE: fino a Settembre 2021
I programmi televisivi sono tramessi in standard DVB-T con codifica MPEG-2 per i canali SD e con codifica MPEG-4 ( o H.264) per i canali HD.
FASE 1: dal 1° Settembre 2021
I programmi televisivi verranno trasmessi in standard DVB-T con codifica MPEG-4 (H.264) sia per i canali SD che per i canali HD.
Cosa accadrà?
Si prevede che circa 10 milioni di tv non saranno più in grado di funzionare.
Infatti i TV HD Ready e quelli con decoder esterno SD non saranno in grado di decodificare le trasmissioni in MPEG-4.
Cosa fare?
Occorrerà verificare se il proprio TV o decoder è compatibile con lo standard MPEG-4:
Chi visualizza i canali Rai HD, i canali Mediaset o La7 in alta definizione (trasmessi dal numero 501 in poi) non dovrà acquistare nuovi prodotti.
Per gli altri sarà necessario acquistare un nuovo televisore oppure un decoder esterno compatibili con lo standard DVB-T2 HEVC.
FASE 2: dal 21 Giugno 2022 al 30 Giugno 2022
I programmi televisivi verranno trasmessi in standard DVB-T2 con codifica HEVC (H.265)
Cosa accadrà?
Si prevede che circa 30 milioni di tv non saranno più in grado di funzionare. Infatti i TV Full HD non ancora compatibili con lo standard HEVC non saranno in grado di decodificare le trasmissioni in DVB-T2 HEVC:
Cosa fare?
Sarà necessario acquistare un nuovo televisore oppure un decoder esterno compatibile con lo standard DVB-T2 HEVC.
OPERAZIONE FAMIGLIE INDIGENTI
E’ chiaro che visto i numeri di cui stiamo parlando non si riuscirà a soddisfare tutte le esigenze aspettando gli ultimi mesi.
Quindi prima cominciamo ad agire meglio è
Una leva importante per anticipare il mercato ce la offre lo Stato con l’operazione “Bonus 50 euro“ da assegnarsi alle famiglie che rientrano nei parametri relativi all’ISEE 1 e 2 ( pari a circa € 21.000,00 di reddito cumulativo) con cui lo Stato stanzia a partire dal:
18 Dicembre 2019 fino al 31 Dicembre 2020 € 101.000.000,00;
Nel 2021 € 25.000.000,00
Nel 2022 € 25.000.000,00
Sufficienti per soddisfare 3 Milioni di operazioni su oltre 30 Milioni di operazioni potenziali. Il contributo SARA’ A SCALARE ED AD ESAURIMENTO. Quindi dal 18 Dicembre 2019 si dà il via su tutto il territorio nazionale.
PROCEDURA DI EROGAZIONE
Dal 8 Dicembre 2019 tutti i negozianti disponibili a gestire detta operazione dovranno iscriversi al portale dell’Agenzia delle Entrate e dal 18 Dicembre 2019 potranno cominciare ad erogare il bonus come segue:
1. Il cittadino avente diritto va in negozio e chiede la concessione del contributo come sconto sul prezzo di acquisto.
2. Per ottenere il contributo il cittadino deve presentare:
– un documento e il proprio codice fiscale
– un’autocertificazione nella quale sottoscrive di:
– appartenere a un nucleo familiare ISEE 1 e 2 ( < € 21.000,00 )
– che nessuno altro proprio nucleo familiare abbia già fruito del bonus TV
3. Il rivenditore deve quindi inserire i dati del cittadino richiedente e del prodotto in acquisto sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
4. Se i fondi sono disponibili e il codice fiscale non ha già richiesto bonus TV, il sito dell’Agenzia delle Entrate dà OK all’operazione e permette di stampare una sorta di voucher.
5. A raggiungimento dell’Ok il cittadino riceve uno sconto pari a un massimo di € 50,00 (nel caso che i decoder costano meno di € 50,00, il contributo erogabile è pari al prezzo del prodotto).
6. Il rivenditore può inserire nel primo F24 raggiungibile il totale dei contributi corrisposti nel periodo precedente in detrazione con un apposito codice tributo.
7. La documentazione acquisita del rivenditore ( copia documento e autocertificazione) deve essere conservata in originale per eventuali controlli.
PRODOTTI CHE HANNO DIRITTO AL BONUS 50 EURO
– Decoder ( compresi TIVU SAT) che hanno tuner T2 HEVC 265 10 bit e presa scart
– Tv di ultima generazione importati dopo il 01 Gennaio 2017